Percorso
La forza della Samooh
Dovremmo convenientemente abbandonare quei pensieri la cui colpa è quella di aver causato tanti problemi, così come facciamo con le cose che abbandoniamo quando andiamo di corpo. Dovreste abbandonare come degli escrementi quelle tossine che a causa di un negativo modo di pensare hanno intossicato la vostra mente. Se è vero che andando di corpo vi liberate, e poi vi sentite meglio, è altrettanto certo che acquisite un’immensa felicità e tanta pace se vi scrollate di dosso luridi ripugnanti sentimenti e pensieri.
Una persona conquista la condizione Aghor o Avadhut quando, al di là di qualsiasi nazionalità e fede, è così mentalmente elevata che odio, gelosia ed attaccamenti sono spariti dal suo cuore. Questo è uno stato in cui si resta del tutto indisturbati e rilassati. Chi ha raggiunto quella condizione resta completamente distaccato dal mondo esterno. Chi si trova in questa condizione non ha bisogni, desideri e neppure chiede nulla. Una persona così non ha preoccupazioni, limitazioni, oppressioni ed obblighi verso alcuno. È un tipo completamente svincolato da qualsiasi cosa e felice ovunque si trovi. Il seguace, che si trova in questo stato, è divenuto un Aughar, un Avadhut o un’Aghori. Il suo cuore è divenuto puro, nessuna negatività può intaccarlo. La sua mente resta insediata nell’assoluta tranquillità e consegue uno status di impassibilità; per costui tutti gli esseri viventi sono creature divine e sono perciò equivalenti.
Un Aughar è convinto che le grandi prediche o mettersi in posa come un dio od un suo messaggero non siano cose su cui si può fare affidamento. Un Aughar non cerca di radunare grandi masse di gente per impartire loro qualche benedizione.
Gli insegnamenti spirituali sono efficaci soltanto se sono in sintonia con i casi ed il livello individuale di una persona. Questo spiega perché un guru Aughar preferisce dare un’attenzione di tipo individuale.
Ciò che concerne il trascendente non può essere definito a parole, e quando per questo si usano le parole una mente arguta può sempre concepire qualcosa per sostenere il contrario di quello che si afferma. L’esistenza di chi soltanto vive di teorie è fatta per essere costantemente occupata nel parlare di qualcosa. Chi è limitato non può gradire ciò che è infinito e sconfinato. Procedete sulla vostra via con fiducia. Astenetevi dal confrontarvi con gli altri perché ciò impedisce il vostro avanzamento.
Un cartello stradale non è la destinazione da esso indicata, una cartina geografica non è in realtà quello stesso territorio che raffigura. Le sacre scritture non sono ugualmente lo stesso punto d’arrivo da raggiungere di cui esse parlano, queste sono soltanto dei ripieghi. Non date così tanta importanza alle sacre scritture, passate invece alla pratica diretta e non permettete che prediche e discussioni prendano il suo posto.
Seminate un’azione, raccoglierete un’abitudine. Seminate un’abitudine, raccoglierete un carattere. Seminate un carattere, raccoglierete un destino.
L’idea generale di pratica spirituale o sadhana è quella di educare voi stessi perchè siate in grado di vivere serenamente in mezzo alle situazioni terrene che di volta in volta si presentano. Scappare via dal mondo per vivere serenamente in una caverna od in una foresta è qualcosa che chiunque è in grado di fare. Un vero praticante però, è chi è capace di vivere serenamente in mezzo a situazioni problematiche.
Le molte anime che arrivano nella ricerca della risoluzione alla loro vita terrena non hanno ancora compreso che la vita di sogno è solo lo specchio della stessa vita di spirito.
Date le vostre parole ed il vostro aiuto nel sentimento amorevole di Aghoreshwar senza mai aspettarvi qualcosa di ritorno; voi portatori di luce dovreste sempre donare senza mai chiedere.
La dea Madre è un organismo ordinato. Nella dea madre sono raggruppate le energie di tutti gli dei. La Madre ha ripartito le proprie energie in Brahma, Vishnù e Mahesh (Shiva) secondo quanto necessita per la creazione, la preservazione e la distruzione.
Il bene non è desiderio ma l’essere costante nell’energia reale divina. Tu non puoi costruire il bene per altre anime. Il bene è solo il sentimento d’amore profondo che l’anima stessa vive, è l’espressione stessa dell’essenza pura dell’anima universale e delle sante anime di luce. Nessuno costruisce del bene o dona bene attraverso azione o attraverso pensiero umano. Il bene è lo stesso sentimento puro e profondo, è lo stesso sentimento di Aghoreshwar, è sentimento amorevole che l’anima porta nell’espressione del suo stato costante di luce, di essere puro, di fonte di energia e di essere nel divino sempre. Non credere, non pensare che il bene venga dal sentimento umano, il bene porta solo al sentimento divino perché è dal divino che viene portato e donato in questo mondo di vita di sogno.
Inferno e paradiso sono qualcosa che l’uomo crea su questa terra grazie al suo stesso comportamento.
L’onnipotente non è classificabile come maschile o femminile, ne tanto meno è una combinazione di entrambi e neanche una via di mezzo tra i due. Nessun termine potrà mai precisare cosa quella luce sia. Per ciò stesso, all’inizio del testo “Devi bhagwata”, l’autore Vyasa affermò: “Oh Dio lo so, tu sei informe, sei al di là di ciò che si vede, e tu sei diverso dall’umana sembianza, ciò nonostante, per rendere agli altri nota la tua presenza, io mi appresto a definirti con nome e forma. Ti prego, perdonami per questo dispregio: e’ così che ti rappresento, dato che è impossibile fare agli altri delle affermazioni su di te, senza darti un nome e una sembianza. Se non mi adopero affinché gli altri di te prendano coscienza, questi getteranno via le proprie preziose vite nel buio assoluto dell’ignoranza.”
Con un medesimo pesce si può preparare la minestra, il curry, il filetto, e ogni convitato sceglie il piatto che più gli conviene. Parimenti, il signore dell’universo, quantunque uno solo, si manifesta differentemente secondo i diversi gusti dei suoi adoratori, e ciascuno di essi ha la sua propria visione di lui, che gli è più cara.
È probabile che se cercate di riformare la società voi così non riusciate a modificare nessuno. Ecco perché i nostri guru e santi hanno detto che se siete voi che per primi cambiate voi stessi la società viene così riformata automaticamente.
Questo è un ashram. Coloro che sanno cogliere la distinzione che esiste tra la pace e la tranquillità di un ashram e lo straparlare delle città, sanno come comportarsi e come conversare. Costoro intendono fare ciò che le tradizioni degli ashram permettono loro di fare e anche ciò che agli altri risulta gradito. Coloro che con le regole dell’ashram hanno poca familiarità creano problemi a sé stessi. Il loro tempo viene trascorso nel criticare e nel parlare male degli altri. Questi elementi sprecano la propria esistenza in azioni negative. Solo quei pochi che si astengono dal commettere simili azioni sono capaci di inoltrarsi nell’anima e comprendono la realtà. Costoro sono la cosi detta gente nobile. Queste persone non prestano fede a false esibizioni di amore e di affetto: il loro legame di affetto dura per tutta la vita. Soltanto loro possono essere considerati come delle persone pregevoli. Le persone ben intenzionate non si lasciano andare ad atti insensati. La sparizione di questi così detti consiglieri – coloro che si atteggiano come amici e sostenitori ma che soltanto riescono a trascinare uno nella miseria – non avrà mai luogo. Sono migliaia coloro che sono rimasti vittime dei loro consigli. Io ne vedo le conseguenze anche in questo ashram. Io non voglio vedere le facce di questi perfidi consiglieri. Costoro hanno un carattere ben distinto. Sono depressi e tormentati dalla colpa.
La solitudine attira pensieri di vario genere, da solo un uomo rimane turbato – dubita e sospetta. Se potesse scacciare questi pensieri ed imparare a concentrarsi persino in mezzo alla folla, potrebbe così osservare il proprio respiro, potrebbe notare se è esteso o ridotto, e quali immagini si stanno in esso formando. Il respiro ridotto va bene, quello esteso no – lascia libero corso ai piaceri dei sensi. Meno sono le respirazioni più piacere c’è. Se il respiro sembra ritirarsi è di gran lunga più piacevole. E’ importante osservare quali forme vedete. Cosa vedete? Le raffigurazioni degli dei o la divinità da voi prescelta? Che indumento indossa? Bianco o rosso? Blu o giallo?
Quando la vostra mente è pienamente raccolta, voi vedete le immagini che derivano dal vostro respiro. Quando il vostro orecchio ode voci voi cominciate a conoscere le cose. Voi non avete esiti positivi perchè dubitate. E voi dubitate perchè fate cose che i mantra non prevedono. Rilassatevi. Allentate la tensione. Non importa ciò che gli altri dicono. Voi riguadagnerete fiducia in voi stessi; il vostro malessere cesserà, il vostro dolore sparirà. Voi comunque, a meno che evitiate le cattive compagnie, non potete riguadagnare fiducia in voi stessì.
Tutti i santi del passato e i santi che saranno sono la volontà stessa, la luce stessa di Aghoreshwar.