Percorso
La contemplazione allontana le
negatività
L’unica differenza esistente tra Guru e discepolo deriva dal fatto che il Guru apprende un po’ prima ed il discepolo poco dopo. Questo è un apprendimento che non si acquisisce rincorrendo la ricchezza, i soldi ed il lusso. Così, come uno che cerca di afferrare un’ombra, voi in questo modo non acquisirete mai questa cosa. E’ questa la causa della scontentezza. Questo scontentezza verrà rimossa attraverso la contemplazione.
Così come la qualità del fuoco è quella di dare calore, quella dell’acqua di dare freschezza, del cibo disoddisfare la fame, la qualità dell’uomo è esattamente quella di vivere come un amico e lavorare per il bene degli altri.
L’aspirazione di tutte le religioni dovrebbe essere quella di ispirare l’uomo verso qualità positive. L’aspirazione di ogni persona dovrebbe essere, attraverso le qualità positive, quella di crearsi un posto nel cuore degli altri. Nel mondo intero, allora, prevarrà automaticamente la buona volontà. I problemi della vita non si risolvono con la violenza e la guerra ma con la verità e l’amore che sono le qualità positive più apprezzabili della vita.
Non sono le situazioni in cui un uomo versa che lo schiavizzano. Sono casomai le stesse situazioni ad essere schiave dell’uomo. Esse infatti mettono solamente alla prova la capacità di un uomo. Una persona capace va avanti confrontandosi con loro. Chi si ritira, accettando da queste di essere sconfitto, non ha il diritto di vivere.
Guardare con disprezzo una donna gravida ma non sposata è un grande peccato. Qualsiasi religione tu segua, se possibile offrile il tuo aiuto. Cooperando così con lei per la protezione del bimbo che deve nascere, otterrai il frutto della venerazione di Dio. A mio modo di vedere, la gente che ama l’umanità non umilia costei. Una situazione del genere viene a crearsi per questa debolezza della società. Se vuoi rimuovere una simile debolezza, offri il tuo aiuto a questa donna sfortunata perché così possa essere fortunata. Questo sarà un atto assai virtuoso. Noi vediamo che tutto questo accade in ogni comunità e religione. Se ignoreremo tali faccende non ci sarà alcun dove nel quale noi potremo andare.
Criticare gli altri è ignoranza. Guarda le cose con atteggiamento benevolo. Stai attento alle parole che rivolgi a qualcuno e quale effetto esse hanno sulla persona. Renditi conto di tutto questo e poi giudica te stesso. Agisci dopo aver ponderato ciò che devi intraprendere. L’affronto fa cadere il tuo cuore molto in basso. Proponiti con la mente, la parola e l’azione di non far alcun genere di attacco.
Le diverse forme del potere supremo sono come le bollicine dentro l’acqua. Sono esitante nel cercare di descrivervi questa cosa, quelli che però sono veramente curiosi capiranno. Noi non ci rendiamo conto che delle cose generalmente considerate piccole o banali e che si trovano in ogni casa ed in ogni nazione, sono importanti aspetti o forme della Madre divina. Ciò che si usa per la pulizia, la scopa, la paletta, lo strofinaccio ed anche tutti i nostri utensili per cucinare, pentole e tegami, sono come delle piccole dee che vivono con noi anche se a loro non facciamo caso. Noi li trascuriamo e non capiamo che meritano attenzione e rispetto. Gli arnesi per pulire si trovano nella casa di ognuno. Noi con loro possiamo rendere bella e pulita questa terra. Se questi vengono ignorati, si accumula della spazzatura che provoca ogni sorta di malattia e problemi. In ogni casa si trovano anche utensili che servono per preparare il cibo, il quale soddisfa la fame che abbiamo. Senza loro una casa non diventa una casa ed un capofamiglia non diventa un padrone di casa. Senza queste semplici cose l’esistenza quotidiana sarebbe come la vita degli uccelli in cielo, il cui cibo si trova sulla terra. Essi possono volare lontano, ma alla fine, per il loro cibo e la loro acqua devono venire quaggiù sulla terra. Non possono trovare il loro sostentamento in cielo. Che siano esseri spiritualmente realizzati, o creature con grandi ali, o quegli elementi che volano solo nel vuoto, ogni cosa ed ognuno deve alla fine ricorrere alla terra. Tutti questi arnesi ed utensili sono forme della Madre divina. Noi però non facciamo caso a questo fatto e quel che ne consegue è che noi restiamo inconsapevoli dei valori profondi della vita quotidiana. Non siamo incapaci di valutare la vita nella sua interezza. Le nostre vite così ci danno un senso di insoddisfazione ed inappagamento.
Vediamo chiaramente il pesante pedaggio che ogni giorno la morte ricava dagli esseri umani. Chi ci è caro e quelli che non lo sono, una volta o l’altra ci lasceranno tutti. Anche noi andremo così. Quando arriverà quel momento? Quand’è che capiremo come avvicinarci a quel potere divino, in quale modo potete rendervi favorevole quel potere così che vi preservi da inutili difficoltà? Fratelli abbiamo visto molti leader, politici, uomini d’affari, yogi e studiosi venire ed andare. Costoro nella loro epoca hanno influenzato le condizioni e la situazione del mondo. Alla fine, quelle condizioni si invertono. Tutto questo è il moto perpetuo di quel potere divino a cui è addirittura arduo pensare perché “Lei” si tiene distante da futili pensieri. In che modo allora conduciamo Lei dentro la nostra consapevolezza? E’ attraverso la sorveglianza di ogni cosa nella vita quotidiana. Quindi, la paletta, lo strofinaccio, gli utensili coi quali mangiamo, sono tutti importanti. E questo perché dentro di noi c’è un enorme fuoco (il fuoco della fame) e nessuno rimane soddisfatto, a meno che questo fuoco venga rifornito di offerte. Le offerte di cibo sono ciò che noi mettiamo dentro i nostri corpi per sostentarci. Chiunque si preoccupa di questo, sia essa una formica od un elefante, un uomo grande o semplice. Questo gesto di offerta simboleggia il nostro ricordo della Madre divina con molti nomi e raffigurazioni.
Cercare di relegare la Madre divina entro il limite di alcune parole è un errore. Come possiamo parlare di qualcosa che si trova al di là del pensiero? In che modo possiamo descrivere cosa sia e cosa non sia? L’opinione che però la gente saggia ha sul suo conto, appare unanime. I loro punti di vista, espressi in diverse religioni e confraternite, puntano nella stessa direzione. Loro hanno indicato diverse vie che potevano essere percorse ed i loro trabocchetti. Gli esseri umani però non riescono a capire e continuano a vivere nella delusione fin quando muoiono, e di rilevante alle loro spalle non si lasciano nulla. Vi sono, contrapposti a questi, grandi anime che ci lasciano con qualche storia, storie che ci possono ispirare e che possono risvegliarci. Qualche volta ciò che i Rishi hanno detto in queste storie dei tempi andati non sono in buoni rapporti con la situazione odierna. I loro insegnamenti, i loro reali insegnamenti, non li abbiamo capiti. Continuiamo a cantare le loro storie però fraintendiamo ciò che esse hanno da dire. Non stiamo attenti alla verità che loro hanno esposto. Il nostro procedere è verso cose effimere, pensieri fugaci, del tempo dedicato alle scritture e ad eventi immaginari. E’ per questo che non siamo capaci di comprendere la verità riguardante la creatività divina. Facendo affidamento su quanto abbiamo sentito, noi probabilmente ce la figuriamo come una triplice forma, oppure come le dieci grandi saggezze, oppure sessantaquattro yoghini, oppure come il Dio del villaggio, della città e della casa. Lei per noi può esistere anche come epoca e ciò che dà vita a qualcosa. Molto di ciò che crediamo sono un sacco di dicerie che noi abbiamo preso come dei nostri doveri religiosi. Spero che vi rendiate conto che qualcuna di quelle cose furono dette in epoche e momenti diversi e che per l’epoca attuale risultano stravaganti.
Quel che deve succedere, succederà. Non possiamo fermare questo e non possiamo far accadere ciò che non deve succedere. Questo può essere effettuato soltanto da colui che fa accadere ciò che ancora non è successo, di cui si è detto: “Ricolma il vuoto, svuota il colmo e, a volontà, riempie ancora.” Quando facciamo una verifica per vedere se comprendiamo queste cose, e cioè se stiamo, secondo le nostre pratiche, facendo le cose correttamente o malamente, abbiamo idea di quale sia la ragione del nostro insuccesso? Quando abbiamo delle difficoltà per soddisfare il raggiungimento dei nostri obiettivi, per mandare le nostre offerte al divino, per attrarre le persone di cui vogliamo attirare l’attenzione, questo dipende dal nostro stesso comportamento, non dalla Madre divina o dalla natura suprema. Non capiamo come armonizzare tutto questo, come collegare gli anelli che fanno muovere le cose da sole. Se ciò succede improvvisamente, come per caso, questo allora dipende dalle vibrazioni interne che spuntano misteriosamente ed in modo diverso in ogni persona.
Il sonno dell’illusione creato dalla Madre divina annienta ognuno, anche così comunque il cuore della Madre divina è un oceano di amore nutriente. Tutti, animali, uccelli, esseri umani od altre creature, nei loro cuori nascondono ciò che i Rishi e le scritture hanno descritto come il Brahman. Ma denominandolo, chiamandolo Brahman, ne hanno fatto una cosa di mente. Simili tentativi finiscono tutti nel nulla.
Se nella mente di qualcuno si presenta di continuo ogni genere di cosa e costui seguita sempre a cambiare la propria idea, quando mai sarà stabile una persona del genere? Avrete forse notato più di una volta che nell’acqua cheta voi potete vedere il vostro volto, se però in essa vi fate cadere un sassolino, od un pezzetto di legno o addirittura un granello di senape che causa delle increspature, voi allora non riuscite a vedere nell’acqua la vostra faccia. Così se in una mente calma si presenta un disturbo del genere, voi non riuscite a vedervi dentro. Diventa molto difficile e deve quindi ritornare a calmarsi. Dunque, in un cielo limpido, od in uno stagno blu o nell’acqua dentro in un piatto senza il più piccolo movimento, uno può vedere la propria vera sembianza così com’è. Il proprio aspetto vero è anche l’aspetto di quel grande potere per il quale vi struggete, del quale volete sapere; non è diverso. E’ questo, ed è così che la cosa avviene. Dentro di voi dovete quindi convenire “Si, le cose stanno così.” Voi quindi vi mettete a studiare la verità con attenzione pensando “Se quella tal cosa si svolge così, si avrà quel certo tipo di effetto.” Farete insomma considerazioni di vario genere per quanto riguarda questa cosa. Tutto questo dipende da quel potere supremo, sia che voi ve lo immaginiate come una trinità, oppure un decuplo od in qualsiasi altra forma. Voi conoscerete il mistero della conoscenza e tutti i segreti al di là di questi, altrimenti qualsiasi cosa esita è una diceria, non le storie reali lasciate da quei Rishi del passato per la nostra ispirazione.
Ogni essere umano è qui a causa della creatività della Madre divina. Questa creatività viene espressa attraverso gli organi riproduttivi. Non esiste essere umano su questa terra che non senta l’attrazione per gli organi riproduttivi. Questi rappresentano il potere supremo, la Madre divina. Non è soltanto una rappresentazione, è così in sé. Con la giusta visione e riverenza verso gli organi riproduttivi, l’instabilità e l’irrequietezza della mente vengono calmate. L’atto della procreazione è avvicinamento al divino, noi però non sempre ci ricordiamo la sacralità di questo. In natura, le altre creature viventi conoscono istintivamente la sacralità e la cadenza stagionale di questo. Gli esseri umani però hanno perso tale conoscenza e non sono più armonizzati coi ritmi della natura. Quando la sacralità viene dimenticata e ci si lascia andare smodatamente nel soddisfacimento sensuale, il risultato è una ricerca di sentimenti vuoti e la perdita di scopi nella vita. Mi auguro che poco per volta comprendiate questo, che comprendiate il significato degli organi riproduttivi. Quando vi apprestate a fare queste cose con la giusta comprensione, la vostra mente non sarà più un impedimento.
Possa la Madre divina mantenere pura la vostra mente, possiate con la vostra mente fare l’esperienza di quel sommo potere, possiate voi vedere la Madre divina in ognuna delle vostre azioni. Possa Lei essere a tutti noi favorevole. Mi inchino alla Madre divina che dentro voi è insediata e mi congedo da voi.