Percorso

 

Il Maestro (Guru)

“Quando Shiva (il Divino) è adirato con un discepolo, il Guru lo può placare; se invece è il Guru ad essere adirato con un discepolo allora nemmeno Shiva lo può placare”

Guru Gita

 Discorso tenuto da Shri Aghoreshwar il giorno di Gurupurnima 1971 all’ashram di Paraw, Varanasi.

 Oggi, questa ricorrenza favorevole, viene accolta e celebrata soltanto da quei discepoli che sono sinceri e fedeli. Per i Guru invece, ogni giorno stesso è un giorno di celebrazione. Ecco perché io dico che questa giornata è la vostra giornata, soltanto per quelli di voi che sono devoti. Durante questa festa le qualità divine che gli esseri divini riescono ad ottenere, solo grazie a molte privazioni, discendono facilmente in voi secondo la fede e la devozione che avete.

In questa occasione stiamo manifestando la devozione e la nobiltà che sentiamo dentro di noi. Nei nostri cuori fioriscono sicuramente virtù e qualità divine, se quello che viene ogni volta espresso è sincero. Quelle qualità divine non ci sfiorano neanche, se ciò che manifestiamo è soltanto una mera esibizione o qualcosa di comunque superficiale. Tutti quei gesti o comportamenti che traggono origine dalle nostre idee insensate, sono superficiali.

L’esibizionismo è qualcosa che non soltanto infastidisce sempre noi ma anche tutti quelli  che hanno a che fare con noi. Liberatevi da finzione ed esibizionismo, questo a voi io chiedo. La corrente delle qualità divine scorrerà in voi solo quando vi sarete sgravati di questo fardello.

La scelta e l’accettazione di un Guru, nella vostra vita, non è subordinata ad alcun tipo di divieto. Secondo il mio modo di vedere, voi potete stabilire questa sacra relazione persino con un ciandal  ed esplorare la vostra anima. Mira, la grande poetessa dei tempi antichi, di cui senz’altro anche voi avete sentito parlare, era una discepola di Raidas (un intoccabile). Accettando i suoi ideali ed i suoi insegnamenti nella sua vita, Lei divenne una santa. I testi religiosi trattano molte cose che oggigiorno sono incomprensibili ed impraticabili. Noi non siamo in grado di portare quegli insegnamenti dentro la nostra pratica quotidiana. E’ per questo motivo che ci appoggiamo ad un maestro.

Un Maestro od un Guru può darvi insegnamenti semplici e brevi voi però potete capirli solo se avete un cuore puro. Un cuore ricolmo di intenzioni scorrette o di immodestia non potrà mai afferrare gli insegnamenti di un Guru.  La divinità fa la sua apparizione all’interno quando nel cuore c’è pulizia. Essa tocca il cuore in cui la depurazione inizia il suo corso e nella mente essa produce un particolare tipo di trasformazione che rende sacro il vostro essere come un luogo di pellegrinaggio. L’impossibile appare allora possibile e le cose che una volta erano incomprensibili diventano chiare. All’interno fanno la loro comparsa tali divine qualità quando il Guru è costantemente contenuto nei vostri cuori, come il vostro comportamento oggi dimostra. Il risveglio di queste qualità non significa che dovete diventare inoperosi e che dovete sottrarvi dalle responsabilità che avete. I diversi arti del vostro corpo dovrebbero restare occupati in qualsiasi azione che si rende necessaria nelle situazioni che si presentano di volta in volta, si intende però che il vostro cuore e la vostra mente restano allo stesso tempo immersi nel divino.

In questa favorevole occasione devo chiedervi una cosa, se non riuscite a riporre la vostra fiducia nella società in cui vivete o nella nazione, fate in modo che questa sia almeno riposta nei vostri parenti, nei vostri bambini e nei vostri nipoti. Abbiate fiducia in loro, e fate in modo che loro abbiano fiducia in voi.

Per svolgere al meglio qualsiasi lavoro, piccolo o grande, occorre un atteggiamento fiducioso o avere se non altro ottimismo. Molta gente non ha fiducia in se stessa e neppure ha un atteggiamento fiducioso verso ciò che fa. In questo stato di cose prende corpo uno strano tipo di conflitto, di indecisione e di fastidio che pervade le loro menti, e in loro stessi ciò agisce come un blocco. Costoro sono perseguitati dall’ombra delle proprie precedenti azioni negative. In questo caso, il mio unico suggerimento è quello di guardare avanti, non di voltarsi indietro. Rivolgere indietro lo sguardo sarà soltanto penoso ed ostacolerà il vostro cammino.  Ricominciate da capo la vostra vita in modo nuovo lasciando che le vostre azioni passate galleggino in questo Gange del Guru . Così facendo, comparirà una forza fresca ed un’entusiasmo mai visto. Dentro di voi sarete felici e saprete rallegrare tutti coloro che avranno l’occasione di avere a che fare con voi. L’amarezza svanirà dal vostro cuore.

Quando le nostre menti ospitano pensieri negativi, le nostre esistenze finiscono col non avere più senso e diventano inutili. E’ come se vivessimo così, tanto per vivere, girovagando come drogati, senza equilibrio di corpo e neppure di mente. In questo stato di cose non siamo in grado di capire niente e neppure di far capire qualcosa anche agli altri. In questa condizione rendiamo tali e quali a noi coloro coi quali, in un modo o nell’altro, abbiamo a che fare. Una vita così insignificante finisce per essere un fardello in se stessa.

Cari amici, ovunque viviate od in qualsiasi situazione vi troviate, abbiate un atteggiamento fiducioso e ottimista verso voi stessi. Prestate orecchio a quel messaggio divino e fate attenzione a quelle indicazioni dello spirito che si presentano dentro di voi dicendovi che certi atti sono opportuni e certi altri no. Date retta a questi suggerimenti e date ad essi la giusta attenzione facendo poi in modo che questi giungano a concretizzarsi nel vostro comportamento. E’ solo allora che sarete felici e renderete pure felici coloro che avranno l’occasione di stare con voi.

Quando puntiamo un dito verso qualcuno, tre dita restano puntate su di noi. Questo vuol dire che quando ci occupiamo di fare delle considerazioni sulla negatività che rileviamo negli altri, quella stessa negatività si trova in noi tre volte di più; è dentro di noi che si trovano difetti e manchevolezze. Tutto quello che posso dire è: non interessatevi dei difetti altrui. Occuparsi dei difetti degli altri è un malsano vizio della mente. Puntate frequentemente lo sguardo su di voi e tenetelo bloccato lì. In voi, quando applicate questa regola, si risveglierà la forza delle qualità divine e la vostra fede in Dio e negli insegnamenti del vostro Guru vi rafforzeranno. Voi, su questa terra, sarete in grado di vivere una vita beata ed in buona salute e avrete la capacità di indirizzare correttamente i vostri figli ed i membri della famiglia, il che, in quest’epoca, è una cosa di cui c’è un pressante bisogno.

Così come tenete pulita casa vostra e l’ashram, nutrendo la speranza che questo posto rafforzi così il vostro spirito ed agisca come un riparo nei momenti di bisogno per voi stessi ed i vostri figli, fate lo stesso con la mente, tenetela pulita. L’arco di vita su questa terra è così breve. Perché mai dovremmo in questo breve arco di tempo dare asilo all’amarezza? Chi mai dovremmo noi criticare (Casomai noi stessi!) e chi invece pregare? Se le cose stanno così, perché allora non ci adoperiamo soltanto per mantenere un’anima pulita, che è eterna, pura e beata per sua stessa natura. Se abbiamo la capacità di mantenerla in quel suo effettivo stato naturale, noi abbiamo la possibilità di conoscere la liberazione dal ciclo delle rinascite, che sono alquanto penose. Se proprio dovremo rinascere, noi nasceremo in una buona terra e tra brava gente.

Oh amici! Rinunciate a quelle azioni che non portano nulla di buono e che vi mantengono nell’oscurità e che fanno sopravanzare l’orgoglio, il quale poi, più che mantenervi sprofondati in un dolore insopportabile, non fa. Voi siete rimasti pazientemente seduti qui per tanto tempo con così tanto amore e riverenza. E’ lodevole l’interesse che avete per essere un buon essere umano e dei sostenitori di una società sana.
In questa favorevole occasione del GuruPurnima io vi benedico tutti.

Amici! Se è vero come è vero che in dotazione un figlio ha l’influenza, le caratteristiche, le qualità, i modi di fare, il comportamento ed il modo di abbigliarsi del proprio padre o della propria madre, per un discepolo effettivo di un Guru vale la stessa cosa. I discepoli più autentici di un Guru diventano come Lui. Loro si siedono, stanno in piedi, parlano, spiegano, analizzano, programmano, comprendono, insegnano e diventano umili, proprio come Lui.

I discepoli dei vari Maestri e Guru, rendono credibile il fatto che le loro caratteristiche, qualità ed il loro comportamento abbiano delle affinità con quelle delle proprie guide spirituali. Di norma invariata, un osservante che nutre devozione per un essere divino, assimila le qualità specifiche di quella stessa divinità. Identificarsi coi nostri santi o coi nostri amati maestri, è lo stesso che incontrarsi con quel grande amico sconosciuto. Avere cura di fondersi con chi noi adoriamo, l’amato Maestro, od il soggetto che noi contempliamo è un importante aspetto della nostra pratica.