Percorso

 

Chi possiamo considerare nostro

vero amico?

 

Care madri ed amici, il mantra che ricevete dal vostro Guru è l’indicatore di un’amicizia che vi unisce a Lui in modo permanente. Il mantra non è una cosa banale che un qualsiasi Baba o chicchessia vi dona così per caso. Un Guru che vi inizia si assume la responsabilità della vostra esistenza personale. Un Guru completo non vi dona meramente un mantra, ma un amico che si cela sotto questa forma il quale viene in vostro soccorso quando nelle vostre vite sopraggiungono dei gravosi momenti di difficoltà; qualora ne foste privi potreste rimanere sconvolti, smarriti e la vita diverrebbe in questo modo insostenibile.

Un buon amico dovrebbe essere tale e quale al sole attorno cui, per riuscire ad avere luce, la terra ruota in continuazione. Con quella luce vengono nutriti gli esseri che si trovano sul globo e grazie ad essa, loro sono capaci di compiere molte cose. In questo modo l’oscurità viene rimossa dalle loro esistenze.

Abbiamo un’enorme bisogno di un’amico così nelle nostre vite. Oggigiorno però molti così detti “amici” entrano nelle nostre esistenze solo per farci del male. In nome dell’amicizia costoro ci spingono a compiere cose avvilenti e degradanti come il gioco d’azzardo, il bere, o l’uso delle droghe. Costoro, cercano di farci prendere anche molte altre cattive abitudini che intaccano la salute e che causano prostrazione mentale e tanti altri disturbi, e malgrado ciò sostengono di essere nostri amici. Avremmo l’obbligo di renderci conto che razza di amici sono questi e dovremmo avere nel contempo l’accortezza di fare delle amicizie che sono più opportune.

Dai propri genitori, i ragazzi oltre i sedici anni debbono essere trattati da confidenti, da amici. Se non fanno così, i genitori invitano un gran dolore nelle proprie esistenze. Ogni arto del nostro corpo è paragonabile ad un nostro alleato od amico. Se un insetto ci punge, la nostra mano lo raggiunge all’istante e lo allontana bruscamente. Se questo causa dolore la mano mitiga il male. Qualche volta però succede che il nostro stesso sangue diventa un nostro nemico. Ciò che mette un cacciatore nella condizione di scovare il luogo in cui un daino ferito si nasconde sono le sue stesse tracce di sangue. Anche se siamo dei vincenti in molte altre cose, veniamo In modo del tutto analogo sconfitti dal nostro stesso sangue (I nostri figli). Li non riusciamo mai ad avere la meglio e questa disfatta dipende dal fatto che con loro non riusciamo mai ad instaurare un rapporto che si basa sull’amicizia. Loro diventano dei nostri oppositori perché li tormentiamo senza sosta. Se avete due o tre bambini e con loro non vi siete affiatati, questi cominciano a contrastarsi sotto i vostri occhi e così la piega che questa famiglia prende diventa disastrosa.

In ogni momento della vita abbiamo bisogno di un amico. L’amico per eccellenza è Dio stesso. Il mantra del Guru significa la stessa cosa. E’ immensa la gioia che proviamo quando ci incontriamo con un buon amico e quando da lui dobbiamo invece separarci restiamo dispiaciuti. La situazione è del tutto opposta quando al contrario ci imbattiamo in qualche persona ignobile. Dobbiamo capire queste differenze e tenerle presenti nella nostra vita.  Le madri dovrebbero rendersi conto che il dovere di genitrice che loro hanno verso i propri figli non si limita al semplice nutrimento ed alla loro pulizia corporea. Loro li devono nutrire con ciò che nelle loro menti lascia delle impressioni positive, ovvero con dei sentimenti di amicizia, con loro dovrebbero inoltre raccomandarsi perché frequentino buone compagnie e che si sottraggano invece da quelle cattive. Se i bambini chiedono acqua date loro latte (Cercate di dare loro più di quanto essi chiedono), perchè una madre è la donatrice del nettare. Una donna che nella propria famiglia non si comporta così invita situazioni miserabili. E’ per questa grandezza che la madre viene riverita nella nostra società.  “Davanti agli altri, tranne la Madre, sia Lei quella fisica o divina, potete anche non inchinarvi.” Un Guru, ai propri discepoli che hanno abbandonato la propria famiglia, insegna questo.

I padri sono egualmente responsabili del carattere dei loro bambini. Il padre dovrebbe essere il miglior amico del bambino. Quando il bambino raggiunge i dieci anni di età, Il padre, nei confronti della madre dello stesso, dovrebbe mostrare di avere del riguardo e con la stessa dovrebbe rapportarsi o trattarla come farebbe con la propria madre. Se la tratta diversamente, presa com’è in ruoli diversi, lei perde così il proprio equilibrio e per l’ambiente della famiglia il suo comportamento diventa distruttivo. Se i genitori a causa di certe situazioni devono intrattenersi con qualche ospite poco raccomandabile, dovrebbero avere l’accortezza di non portare il bambino in sua presenza. I bambini più tardi, quando oramai hanno già visto quel tipo, cominciano a comportarsi come fa lui e da quel momento è già fin troppo tardi.

Anche ai propri discepoli un Guru insegna la nobiltà. Un discepolo che non si comporta secondo i criteri della nobiltà non verrà mai considerato un fedele attendibile. Non ci si aspetta che un discepolo autentico si comporti in modo sbagliato e che così si adoperi per creare delle incomprensioni. La venerazione e la meditazione sono strettamente collegate al comportamento.

Nella vita, la più grande di tutte le preghiere, è l’attenzione che noi facciamo ad ogni cosa piuttosto che chiudere gli occhi e meditare. Stare attenti alla propria condotta è una cosa che giova a se stessi e reca beneficio anche agli altri, ed è questo l’amore più grande che possiamo dimostrare di avere nei nostri confronti. Non dovremmo più frequentare chi col proprio comportamento ci fa perdere serenità e ci svuota di energia, non importa quanto questa amicizia sia gradita. Avremo tanto buonumore e distensione se nelle nostre vite faremo così.

La gentilezza passiva, in un ambito in cui la morale e la disciplina non sono mantenute, è fuori posto. Le parole che dite dovrebbero essere ferme e l’amore andrebbe invece tenuto nel cuore. Nel cuore ci deve essere si amore, ma le parole devono comunque essere decise quanto basta per far si che la persona sviata, a cui queste sono dirette, possa rimettersi sulla retta via. In questo contesto la gentilezza passiva delle parole sarà azzardata ed enorme sarà anche il danno che essa potrà causare, e su di voi ricadrà la responsabilità che avete nei confronti di chi si trova in quello stato. Ma parlarne soltanto, ciò in effetti non produce alcunché, più che altro questa è una cosa che dovete mettere in pratica, al vostro comportamento dovete prestare la massima attenzione, in questo modo resterete distesi e beati.

I santi di questo ashram vengono colpiti in continuazione come del ferro che viene battuto in una fucina. Vivendo nella società loro devono continuamente passare in mezzo al fuoco. Ne sono circondati, loro comunque stanno sempre attenti perché sanno bene che se si discostano anche minimamente dal percorso che stanno facendo verranno allontanati come una mosca dentro il latte. Come capifamiglia voi però snervate i vostri figli perché con loro non vi siete affiatati. Potreste avere a che fare con un’enorme ribellione se li asfissiate così.

Cari amici, le parole amico ed amicizia ricoprono una vasta definizione. Il dolore di un amico è un patimento enorme anche per chi veramente è un suo fedele sostenitore. Un vero amico vi sollecita ad avere sempre delle iniziative proficue, piuttosto che restare senza idee voi siete così sempre aiutati con dei suggerimenti costruttivi. Il giorno in cui i nostri giovani capiranno questa verità troveranno lo spunto giusto per cercarsi degli amici degni di questo nome.

L’amico che sottoforma di mantra il Guru vi rivela è solo un suono od una parola. Colui che lo riceve e lo pratica diventa giusto, convinto e ben saldo su se stesso. Questa persona non resta mai demoralizzata dalle tempeste della vita e resta incrollabile e salda su se stessa come l’Himalaya. In essa non ci sono gli alti e bassi delle maree, in questa persona c’è la calma dell’oceano profondo. Il detto con cui si dice “Basta poca acqua per fare straripare un fiume che è poco profondo ” non si riferisce ad una persona del genere. Una persona del genere non è mai vanagloriosa, maldicente od ostentatrice di superiorità.

Una volta ricevuto questo amico vi renderete conto di quanta immutabilità voi sarete dotati. Che davanti a voi passi un re, un ricco, un povero o persino un uomo od una donna seducente, da loro non verrete affatto toccati. All’interno non comparirà alcuna modificazione. Una volta che nel cuore saggiate questa condizione, dovete sapere che avete trovato quell’amico, avete trovato la compagnia di Dio, avete raccolto il beneficio del vostro mantra.

Di pari passo con questa acquisizione dal vostro comportamento dovrebbe intravedersi dell’umiltà, piuttosto che dell’ostentazione di superiorità, e questo vostro modo di essere dovrebbe restare invariato. Solo se esistono questi presupposti voi potete rimanere un legittimo detentore di questo segreto. Sino a che tuttavia non arriverete al punto in cui sarete capaci di regolarvi stabilmente nel modo giusto, questa condizione non permarrà.

Più che considerare una persona secondo la religione, la razza od il colore della pelle, un Aughar, un Avadhut o Aghoresciuar si regola e valuta una persona dal comportamento che ha. Per un Aughar più che la casta, la religione od il ceto sociale, è assai più importante l’abbandono delle cose del mondo e la moderazione.

Gli Aughar sanno come stare in armonia con se stessi ed allo stesso modo sanno stabilire relazioni amichevoli anche con gli altri, e sono capaci di fare questo molto bene, in tal modo, alla gente che viene in loro contatto, trasmettono e condividono questa maestria, perché a loro volta questi possano vivere in pace e consentano ugualmente agli altri di vivere nella distensione. Creare della disarmonia con se stessi o entrare in conflitto con gli altri, sono cose che loro non fanno mai.

Dovremmo stare molto attenti nella scelta dei nostri amici. Molta gente spregevole, all’apparenza sembra nobile. Nella loro apparenza esteriore non si colgono, rispetto a chi invece è nobile veramente, grandi differenze. Sulle prime, nessuno apparirà più simpatico di queste figure. Anche fare attenzione a queste cose è una sorta di ossequio al divino . Dovremmo evitare cibi e doni offerti da questa gente perché questi ammorbano la nostra ragione e la nostra salute. Del semplice cibo offerto da santi esseri è assai più gradevole di una vivanda prelibata offerta da una persona spregevole. Se la vostra salute e la vostra ragione sono state contagiate, dovreste cercare di capirne la ragione e scoprire la verità. Questo si dovrebbe imparare.

Mi auguro Infine che mostrandovi benevoli verso voi stessi, voi cerchiate di imparare quali sono le cose correlate all’amicizia e che così facciate tutto il possibile per individuare l’amico effettivo. Il giorno in cui ciò avrà luogo nella vostra vita, voi sarete nientemeno che lo stesso divino. Tutto quello che il divino è in grado di rendere possibile, sarete davvero capaci di farlo anche voi. Qualsiasi cosa da voi sospirata verrà resa possibile. La vostra volontà sarà ben salda e voi sarete dotati di un nobile carattere. Il cammino dei santi è questo. Potete anche mettervi a leggere un sacco di sacre scritture, ma se ciò che state cercando è distensione ed equilibrio, benestare ed appagamento, ciò è possibile soltanto se fate questa amicizia.

Se nonostante tutto quello che abbiamo (la ricchezza materiale) dentro non acquisiamo un profondo stato di distensione ed equilibrio restiamo molto poveri. Quello che di sicuro io mi auguro è che voi facciate veramente tutto il possibile per affiatarvi con quell’amico autentico, ed io con queste parole, mi inchino a quello “Sconosciuto” che dimora dentro di voi, e mi accomiato.

E’ la mente che può permettere la vostra redenzione ed è essa stessa che si frappone e vi ostacola. Una mente tormentata causa un’infinità di problemi, porta fastidiose sofferenze. I santi vi hanno consigliato di prendervi cura del vostro stato mentale proprio per questo. La religione dell’umanità è l’umanità, e creando contrasti tra uomo e uomo le religioni danneggiano così lo spirito di fratellanza universale, queste perciò non sono religioni ma antireligioni e dovrebbero per questo essere respinte. Le tremende avversità non dovrebbero avere la meglio su di voi e piegarvi. Colui che con calma e serenità sopporta le tribolazioni ed i propri dolori è un uomo reale.