Autunno
I colori stanno cambiando, l’aria si fa più fresca, la luce se ne va prima e la terra si prepara al riposo. È autunno, ormai. Quello che più mi colpisce di questo passaggio sono, banalmente, gli alberi. Sembra che rallentino. Si privano a poco a poco dei fronzoli dell’estate fino a rimanere spogli, essenziali. Quest’apparenza così sobria sembra fatta apposta per confondere e nascondere ciò che, invece, accade dentro, sotto la superficie, dove si continua a lavorare per rinascere e ci si prepara ad affrontare ciò che verrà.
A questo mi ritrovo a pensare a pochi giorni dalla fine del Navaratri d’autunno, riflettendo sul senso del lavoro che facciamo in quel periodo. Anche se la vita va avanti come sempre, tra lavoro e impegni quotidiani, la preghiera profonda e intensa ci permette di staccarci dalla mondanità, dall’apparenza e di avvicinarci all’essenza di ciò che siamo realmente. E, forse, visto così, il paragone con gli alberi non è poi tanto bislacco. Lavoriamo dentro di noi e cerchiamo nella meditazione e nella concentrazione quella forza che ci servirà per affrontare la vita di tutti i giorni e il futuro, pronti a crescere ancora più vigorosi, saldi e ricchi di cose da offrire.
Questo tipo di impegno è, però, sempre accompagnato dall’azione concreta e dal lavoro nel materiale. Insomma, cerchiamo di non fermarci mai!
Siamo già, infatti, immersi nella preparazione della seconda edizione della Polenta in palazzo, pranzo di raccolta fondi per i bambini della scuola Shri Aghoreshwar Gurukul che, lo scorso anno, ha avuto grande successo e ci ha regalato delle belle soddisfazioni. Il pranzo, programmato per il 18 novembre, si terrà nella sala principale di Palazzo Archinti, a Mezzago, il paese in cui ha sede la nostra associazione. Il menù, ricco e gustoso, è già stato deciso. Ora non resta che fare la spesa, allestire e cucinare! Molte persone, che si sono trovate bene nei pranzi che abbiamo organizzato in precedenza, hanno deciso di sostenere ancora una volta questa nostra iniziativa e ci hanno confermato che parteciperanno anche quest’anno. E a chi non fosse mai venuto e avesse voglia di condividere con noi questo evento, possiamo solo dire: “Siete i benvenuti!”.
Questo mese di ottobre è stato arricchito anche da un piacevole incontro. Grazie a un’amica, sono stata invitata a parlare di cultura indiana agli alunni della terza elementare della scuola di Monte Marenzo, piccolo paese in provincia di Lecco. I bambini, insieme alle maestre e alle educatrici, stanno seguendo un percorso di intercultura che li sta portando a scoprire paesi lontani, tra cui l’India.
Trattandosi di bambini, ho deciso di presentare la cultura indiana raccontando la vita dei loro coetanei che frequentano la scuola Shri Aghoreshwar Gurukul, in modo che il coinvolgimento fosse più alto. Attraverso delle fotografie, dei capi di abbigliamento e degli oggetti tipici, ho mostrato loro come si vive in un villaggio indiano, quali sono i compiti dei bambini oltre la scuola (accudire i fratelli più piccoli, aiutare a cucinare, raccogliere lo sterco di mucca per il fuoco), come sono organizzate le lezioni. Vedere le differenze tra il loro stile di vita e quello dei bambini indiani li ha colpiti molto. Non potevano credere che si potesse fare lezione per terra, all’aperto, su delle stuoie, scaldandosi sotto il sole invernale e che si potesse mangiare con le mani!
I bambini si sono mostrati molto interessati e hanno fatto molte domande. È stato molto bello vedere il loro entusiasmo quando li ho invitati a indossare un sari da matrimonio e un longi e quando ho applicato un bindi sulla fronte di ogni bambina e fatto un punto con della polvere rossa su quella dei maschietti.
Verso la fine dell’incontro, ho mostrato dei disegni fatti dai nostri bambini (strano vedere un elefante di fianco a una casa…) e, come avevo già fatto in India la scorsa estate, ho chiesto di disegnare un pavone, uccello nazionale indiano, partendo dal contorno delle loro manine. Si sono impegnati molto, scatenandosi nella decorazione e nella scelta dei colori per le piume, accompagnati dal video dei nostri bimbi che ballano sulle note di Eena Meena Deeka.
Li ho poi salutati, lasciando loro come ricordo della giornata un biglietto di ringraziamento. Spero che l’incontro abbia lasciato in loro la curiosità di andare, un domani, a vedere e sperimentare di persona quello che è stato loro soltanto raccontato e mostrato in fotografia.
Un mese intenso, quindi, questo ottobre, che si chiude con la speranza che anche i prossimi lo siano e che ci tengano sempre impegnati nell’azione positiva per gli altri e, di conseguenza, per noi stessi.
Namasté,
Viviana